È fra Vinicius Sotocorno, viso da attore e saio dei frati della comunità della Copiosa Redenzione della diocesi di Caltanissetta, brasiliano, fan di Marco Mengoni, a vincere con il brano Vale la pena il primo Festival della Canzone Cristiana di Sanremo, che si è concluso ieri sul palco dell’Auditorium di Villa Santa Clotilde a Sanremo. «Canto la mia fede ed anche le esperienze delle persone che incontro nel mio cammino» ci racconta il frate per cui si aprono prospettive discografiche e che ha ricevuto la menzione speciale anche dell’Afi. Al secondo posto si è classificato il rapper Shoek con la canzone Nuova Razza che ha vinto anche il premio del Mei. Terza classificata è stata Stella Sorrentino, con la canzone Lui è l’amore.
Una tre giorni ricca di musica, fede e sorrisi organizzata dal cantautore fiorentino Fabrizio Venturi, con la collaborazione della Diocesi di Ventimiglia Sanremo e con il patrocinio del Comune di Sanremo, trasmessa in diretta da Radio Vaticana e Vatican News. C’è un’atmosfera di amicizia che va al di là di ogni competizione fra i 30 partecipanti, con i loro brani apertamente ispirati a Dio. «Si tratta di gruppi e solisti provenienti da tutta Italia, alcuni con forte esperienze personali di vita, dalla disabilità alle dipendenze, che qui portano un messaggio di speranza autentica, ma attraverso testi e musiche che hanno una loro dignità artistica», ci spiega Gianni Testa, presidente della Giuria, che con la sua Joseba Publishing produce christian music. «La christian music è un genere che va prodotto in modo eccellente, se vuole uscire dal ghetto, per poter approdare ai circuiti nazionali».
Contagiati da questa atmosfera sono anche gli attori ventenni lanciati dalla serie Mare Fuori Giacomo Giorgio e Nicolò Galasso, chiamati a recitare alcuni brani poetici: «Siamo stati chiamato da Radio Vaticana e ne siamo grati. L’atmosfera è di grande energia». I generi musicali sono i più diversi, dal rap al rock, dal pop al funky. «Il nostro scopo è alzare il volume del bene». Sorride con una gioia contagiosa Alex Cadili, 41enne cantautore genovese, non vedente, in gara con Per te Gesù. Mentre il rocker 65enne Beppe Bianco da Pontevico, Brescia dedica a papa Francesco e alla sua opera a favore degli ultimi Nel tuo sorriso la speranza: «Beh, papa Francesco è rock».
Poi c’è il duo Serviens in Spe (al secolo Davide Rossi e Carmela Iacono) con la Preghiera dei Vincenziani, brano dall’atteso album Ho smesso di essere solo. L’amore di Dio batte sul ritmo del funky per il torinese Gionathan, 35 autore dell’album Anima libera «dove io racconto di Dio, ma anche di altro. Occorre superare le barriere e immettere la nostra fede nei brani fruibili a tutti». Ci sono poi i ragazzi della parrocchia d Santa Maria di Montesanto, quartiere difficile di Napoli che si chiamano “Cantamme a Gesù” e che intonano Tu sei l’eternità. «Noi mostriamo l’altro volto del nostro quartiere e facciamo tanti concerti per aiutare gli altri».
C’è poi anche il vincitore di The Voice Senior Erminio Sinni che ha riscoperto la fede e che porta un commovente Padre Nostro scritto dalla cantante Dajana, «un ringraziamento che arriva dal cuore» dice lei. Un duetto che darebbe filo da torcere anche a Mahmood e Blanco.