24 concorrenti si sfidano per tre serate al Festival della Canzone Cristiana di Sanremo in contemporanea con le serate dell’Ariston. “Vogliamo semplicemente portare la voce del Signore nel cuore della gente ma – spiega il direttore artistico e ideatore Fabrizio Venturi – non siamo un anti-festiva. Siamo paralleli”. I generi dei cantanti in gara sono i più diversi, dal rap al melodico, passando per rock e pop ma il filo conduttore è uno solo: l’amore per Dio.
Inevitabile il confronto con il palco dell’Ariston, dove le performance di Achille Lauro hanno fatto infuriare il vescovo di Sanremo Antonio Suetta: “Lo show business ti porta a fare gesti estremi – prova a spiegare uno dei concorrenti – perché è una macchina. Vuole sempre di più per fare ascolti”. “La nostra forza è nella semplicità – conclude l’ideatore Venturi – ma la cosa più grande è creare una cosa semplice”. Il festival è patrocinato dal Comune di Sanremo e della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo.
di Andrea Lattanzi